Buongiorno Dottor Temporelli.
Devo dire che mi ha incuriosita molto un suo articolo riguardo ad acqua ionizzata e alcalina. È un po’ che sto studiando questa materia (da profana), e su una rivista, che leggo spesso (si chiama Scienza e Conoscenza), ho letto un articolo sull’acqua ionizzata e alcalina, che da’ informazione un po’ diversa da quella che dice lei nel suo articolo. Eccolo qui:
https://www.scienzaeconoscenza.it/blog/alimentazione_cura_malattie/alimentazione-acqua-alcalina Credo che sia importante che lei lo legga perché questa rivista è autorevole ed imparziale e racconta solo fatti scientificamente provati ed approvati al livello mondiale. Oggi il mondo in cui viviamo è pieno di informazione, quella vera e ahimè quella no. Cerchiamo di informarci bene per informare bene per il bene di tutti, inclusi noi stessi.
Grazie della sua gentile attenzione e le auguro una buona giornata.
Lesley.
Risposta
Buongiorno,
ho letto il materiale che mi ha proposto e ho avuto modo di visionare anche un po’ i contenuti della rivista “Scienza e Conoscenza”.
Ovviamente nulla da dire sulle competenze e la professionalità del dottor Stefano Fais, comunque il suo lavoro delle sue ricerche sull’acqua alcalina e la cura dei tumori saranno valutati dalla comunità scientifica. Nel mio articolo mi sono limitato a descrivere le tecnologie in uso per la produzione dell’acqua alcalina e il confronto della stessa per il regolare consumo quotidiano da parte del soggetto sano nei confronti della tradizionale acqua di acquedotto o acqua in bottiglia, evidenziando le criticità emergenti da una comunicazione poco trasparente da parte dei produttori nei confronti del consumatore, dove si danno per scontati fenomeni ed effetti che non lo sono affatto.
Per quanto riguarda invece la rivista “Scienza e Conoscenza” ho potuto vedere da alcuni argomenti trattati (omeopatia, memoria dell’acqua, acqua di informazione, fisica quantistica, risonanze, ecc) che il taglio non è proprio “scientifico” , nel senso che la scienza “ufficiale”, come lei ben sa, non riconoscere alcuni fenomeni (come ad esempio la memoria dell’acqua), su cui si basano invece l’omeopatia ed alcune tecnologie “non convenzionali” per il trattamento dell’acqua potabile, di cui mi sono peraltro occupato con svariati scritti.
Ma qui si entra in un argomento complesso, che non può essere liquidato in poche righe. Sono sempre disponibile al confronto e se lo ritiene utile possiamo anche sentirci al telefono, quando vuole. Tutti i miei contatti sono sul mio sito.
Un caro saluto.
Giorgio Temporelli