Egregio dott. Temporelli, volevo che Lei per cortesia mi delucidasse su un quesito sulle acque minerali. Molte etichette che devono essere la carta di identità delle acque minerali riportano la data delle analisi da un laboratorio universitario o da altri, di almeno 8 o 10 anni prima. Come è possibile,sappiamo che per mutamenti naturali e per volontà dell’uomo l’ambiente subisce trasformazioni, quindi anche le analisi effettuate anni addietro non sono più attendibili. E’ pur vero che le aziende effettuano le analisi al loro interno, ma ci si può fidare? La ringrazio per la sua attenzione, desidero una sua risposta. Grazie
Katarina
Risposta:
Buongiorno Katarina,
sì, si può stare tranquilli, per diversi motivi. Innanzitutto le acque minerali naturali devono avere origine protetta, quindi provenire dal sottosuolo (sorgenti montane o falde) ed essere perciò preservate dall’ambiente esterno e dall’azione dell’uomo. Sono previsti piani di controllo periodico, sia interni sia da parte degli enti preposti, che assicurano il mantenimento della qualità dell’acqua nel tempo. Infine ogni 5 anni viene riemessa l’etichetta con una nuova analisi, ma questa è solo una piccolissima parte di quanto viene fatto in continuo.
Non credo sia possibile trovare in commercio bottiglie con etichette che hanno una data di analisi più vecchia di 5 anni.
Ovviamente i controlli ufficiali non vengono effettuati a caso, bensì con una regolarità stabilita da disposizioni europee.
Sperando di aver risolto i vari dubbi la saluto cordialmente.
Dott. Giorgio TEMPORELLI