Esportazione acque minerali

Gentile dottore,
Sono un medico igienista della ASL 1 di Massa Carrara che si occupa tra l’altro anche di acque minerali naturali.
Vorrei sapere da Lei se si possa ancora considerare in vigore il DM 1/2/1983 che ha recepito la direttiva 80/777/CE solo relativamente alla etichettatura,oppure sia stata superata dal Dlvo 105/92, che ha recepito integralmente detta direttiva.
In caso di acque minerali destinate ad un mercato extra europea quale normativa, a parere suo, si deve considerare per valutare la conformità dell’etichetta?
A parere della scrivente è da considerarsi in vigore solo il Dlvo 105/92 che non disciplina l’esportazione e pertanto ritengo che la etichetta non abbia necessità di alcuna autorizzazione da parte del ministero della Sanità, ma debba essere conforme alla normativa del paese a cui è destinata .In attesa di un suo parere.
Le porgo cordiali saluti
Patrizia


Risposta:
Buongiorno,
Sono d’accordo con lei, va fatta una distinzione netta tra le acque minerali naturali commercializzate tra i Paesi membri dell’UE e quelli terzi, come peraltro specifica la recente Direttiva 2009/54/CE “sull’utilizzazione e la commercializzazione delle acque minerali naturali” (che allego) all’Art.15 “la presente direttiva non si applica alle acque minerali naturali destinate all’esportazione nei paesi terzi”. Quindi nel caso di export verso paesi terzi sia l’acqua che etichetta dovranno fare riferimento a quanto previsto dalle legislazioni di quegli Stati.
Cari saluti
Dott. Giorgio TEMPORELLI

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